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Incentivi per l’Efficientamento Energetico delle Abitazioni

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Il presidente dell’Enea, Enrico Testa, ha proposto la creazione di un fondo pubblico per incentivare la riqualificazione degli edifici esistenti.

La proposta è stata snocciolata durante la recente presentazione del Rapporto sull’Efficienza Energetica. Si tratterebbe di istituire un fondo pubblico destinato ad incentivare la riqualificazione energetica delle abitazioni.

L’istituzione del fondo, secondo i calcoli, porterebbe alla creazione di un giro di investimenti, nel settore edilizio, di circa 27 miliardi di euro all’anno. Sappiamo bene quando questo settore conti per l’economia italiana e sul PIL nazionale, per questo la proposta ci vede favorevoli all’iniziativa.

Le forme di incentivo allo studio sono l’estensione del bonus fiscale del 65% alle ristrutturazioni, attualmente pari al 50%.

Ovvio però, che per le famiglie in difficoltà economica non sarà possibile accedere a questi incentivi, visto che in ogni caso, la restituzione del bonus fiscale da parte dello stato avviene in 10 anni ma i costi sono da sostenere entro l’anno solare.

I fondi ovviamente, dovranno essere stanziati attraverso una manovra finanziaria e qui la palla passa alla classe politica italiana.

Il presidente dell’Enea ha però fornito un assist per la creazione di un meccanismo sul modello britannico: il Green Deal.

Il Green Deal è stato introdotto dal governo inglese nel 2013 e prevede che le spese per migliorie energetiche, vengano ripagate al cittadino con incentivi “diretti” (togliendo di mezzo il meccanismo delle detrazioni) e il resto attraverso un “contratto di efficienza energetica” con le aziende fornitrici di energia, attraverso i soldi risparmiati sulla bolletta grazie all’efficientamento energetico.

Per dovere di cronaca e per completezza, vi diciamo che il Green Deal inglese è stato bloccato dal governo britannico perché ha generato poco appeal tra le famiglie. Tra le cause, un meccanismo per accedere agli incentivi poco agevole e tassi di interesse alti per i finanziamenti iniziali. Forse però, con i bassissimi valori dei tassi di interesse attuali, il Green Deal stavolta potrebbe funzionare.