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Costi agricoli, è boom per colpa della guerra. L’energia mette in ginocchio gli agricoltori

Se prima le cose andavano male, da quando c’è la guerra sono andate sempre peggio.

Stiamo parlando dei costi agricoli, che nel giro degli ultimi tre mesi sono lievitati di quasi il 21%, dopo aver chiuso il 2021 con un incremento del 6%.
Lo dicono i dati Ismea (Istituto di Servizi per il mercato agricolo alimentare italiano), che monitora l’andamento del settore.

Guerra, energia e costi agricoli

costi agricoliL’avvio del conflitto in Ucraina ha provocato un terremoto sul mercato agricolo, innescando una crisi internazionale dei prezzi.
A causa dell’incremento dei prodotti energetici, dei fertilizzanti e delle sementi, nel primo trimestre 2022 c’è stato un aumento dei costi agricoli del 20,4% su base annua (dopo il + 5,7% del 2021). Questo incremento pesa soprattutto nelle attività delle colture vegetali, dove tali componenti sono più influenti sui costi totali.

Meno pesanti, ma ugualmente robusti, sono gli incrementi dei costi per la zootecnia (+16,6% su base annua) e l’allevamento di animali (+9,8%).
Il fardello più pesante sugli agricoltori è rappresentato dai rincari record dell’energia (+50,6%) e dei fertilizzanti (+36,2%).

Prezzi finali e mani forti

Il settore agricolo sta vivendo una fase molto complicata, dal momento che i maggiori costi agricoli solo in parte possono essere assorbiti da un aumento dei prezzi. Infatti gli agricoltori non sono le mani forti del mercato, e quindi il loro spazio di manovra è molto ridotto.
Questo espone l’imprenditore agricolo a una inevitabile erosione dei margini.

Peraltro l’attuale crisi dei prezzi sta investendo tutti gli anelli della filiera agroalimentare. Colpisce tanto la produzione primaria quando la trasformazione industriale, arrivando fino allo scaffale del negozio.

Fiducia in calo

Siamo quindi di fronte a un evento di portata straordinaria, che sta incidendo anche sulla fiducia degli operatori, che è in netto calo. E’ evidente infatti il pessimismo più marcato da parte delle aziende agricole, rispetto alle industrie. Nell’ambito dell’agricoltura, il deterioramento maggiore è nelle imprese zootecniche.