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Toscana, patria del vino conosciuta in tutto il mondo

Quando si parla di vini italiani la Toscana è una delle regioni che prima ci viene in mente; il suo patrimonio enologico è infatti estremamente completo e diversificato, complice anche la varietà climatica che caratterizza la zona.

Proprio per questo risulta utile caratterizzare i vini più famosi e pregiati che sia la zona centrale che quella costale hanno da offrire.

I territori più centrali contano i migliori vini della Toscana, primo fra tutti il Brunello di Montalcino, prodotto che proprio ultimamente ha registrato un inedito boom di vendite. Caratterizzante di questo iconico vino rosso è il sapore robusto e asciutto con un intenso odore che fra gli altri ricorda ciliege e spezie. La produzione legata alla sola zona di Montalcino (provincia di Siena) aiuta a garantire alla bevanda un carattere unico e ricercato, unitamente ai lunghi tempi di invecchiamento. Il brunello va servito intorno ai 18-22° e trova una perfetta compagnia con piatti complessi come carni o arrosti.

Annoverato fra i classici vini rossi Toscani non può mancare il Chianti, prodotto più dislocato nel territorio (diversi sono i paesi di produzione come Barberino Tavernelle o Greve in Chianti). L’odore risulta nel complesso floreale, ma non mancano note più speziate in alcune bottiglie di riserva, mentre il sapore richiama quello sapido e armonico del Brunello (d’altronde entrambi impiegano come vitigno il Sangiovese). Il Chianti va bevuto a temperature comprese fra i 16 ed i 18° ed è perfettamente completato da piatti di carni rosse, selvaggina o formaggi.

Restando sempre nella zona centrale della regione il vino bianco per antonomasia non può che essere la Vernaccia di San Giminiano, classico prodotto di un territorio molto ristretto (appunto San Giminiano) tra Siena, Pisa e Firenze. L’odore fine risulta al contempo fruttato e floreale, soprattutto quando i periodi di invecchiamento sono brevi, man mano che il vino viene affinato si affianca a striature dorate il caratteristiche profumo minerale della pietra focaia. Non è un vino aromatico ma non per questo perde sapidità, struttura e decisione. Gli abbinamenti a cui la Vernaccia si presta sono molteplici, per le bottiglie più giovani primi di pesce ma anche sushi risultano perfetti, bottiglie più pregiate complimentano pesce arrosto o coniglio. Immancabile poi è l’abbinamento con il tartufo!

Muovendoci lungo costa Tirrenica della regione il Vermentino della Maremma livornese fino all’isola d’Elba la fa da padrone. A livello visivo il vibrante giallo paglierino si colora con riflessi dorati e verdastri mentre il gusto risulta nel complesso acido, fruttato e con una leggere nota sapida. Le note olfattive che possiamo cogliere viaggiano dalla mandorla, alla salvia per passare per la mela cotogna e l’albicocca.

Un vino che va servito leggermente raffreddato (sui 10°) e si apprezza ancora di più quando regna agli aperitivi e alle classiche cene Maremmane, con formaggi a media stagionatura e risotti.